I Brentoni sono un sottogruppo abbastanza ai margini, solitario e silenzioso.
Alla più famosa Cima Brentoni Ovest si affiancano la Centrale e Orientale, da cui poi prosegue tutta la cresta che le collega a Forcella Valgrande: la Cresta Val d'Inferno.
Sfogliando la guida Alpi Carniche Alpi Giulie (Zorzi et al., 2016), mi sono imbattuto nella relazione di questa cresta, notando che porta con sé un nome importante: quello del mitico Ettore Castiglioni!
La Cresta Val d'Inferno è un itinerario abbastanza complesso che si sviluppa solo in parte su cresta propriamente detta, ma più spesso a destra o sinistra, su terreno vario e roccia da buona a friabile. Vanta poche ripetizioni, generalmente da Forcella Valgrande verso i Brentoni, conveniente da un punto di vista logistico.
La relazione prima menzionata è ottima, tranne per un errore alla prima forcelletta, da cui si scende pochi metri verso Sud (e non Nord).
Inoltre ho sistemato le soste di calata, rinforzandole dove necessario.
Alcuni tratti non sono assolutamente da sottovalutare, soprattutto il traverso su placche lisce dopo Torre Anna (III) ed il tratto in salita a Torre Evelina, friabile ed esposto (IV).
Anche la discesa da Torre Evelina è delicata, su roccia marcia (II).
Dalla forcella q. 2350 m, consiglio di salire al Brentoni Est tenendo leggermente la destra, senza girare in versante Sud per intendersi, ma piuttosto girando quasi a Nord.
Successivamente per la traversata al Centrale, il friabile mi ha dissuaso dal rimanere in cresta e sono sceso a Sud collegandomi (senza saperlo) alla Castiglioni-Detassis allo Spigolo Sud del Brentoni Centrale, peraltro su roccia discreta (III).
La traversata al Brentoni Ovest è relativamente facile, così come la successiva discesa per via normale.
Nel complesso non saprei dire il dislivello, ma senza dubbio si tratta di un bel viaggio in ambiente, dove più che il grado contano sia la capacità di sapersi muovere su terreno delicato che l'orientamento, non scontato in qualche tratto.
Come materiale è sufficiente una corda da 50 m (non meno) per le calate e consiglio martello e qualche chiodo per evenienza.
Se si decidesse di affrontarla in cordata, qualche friend tornerebbe utile su vari tratti.