6 Gennaio 2024

Armentarola – Linea centrale

Comoda e pratica, la parete Nord del Sass Dlacia con le sue cascate di ghiaccio, rappresenta una meta ottimale per allenarsi e fare un po' di metri su ghiaccio, senza molto avvinamento.  Quest'anno si è formata una colata in alto (penso sia relativamente normale ma non l'avevo ancora mai vista), che abbinata al classico muro centrale, permette di salire due bei tiri, di cui il secondo più tecnico e delicato, soprattutto sul finale. Troviamo ghiaccio è molto lavorato dai passaggi nel primo tiro, per cui si sale quasi tutto ad agganci: la seconda lunghezza è invece più delicata (ghiaccio bianco) e con vuoti (probabilmente la cascata si sta seccando). Bella variante rispetto ai classici monotiri, con Marcello sempre gasato! 
27 Gennaio 2023

Goulotte Holznecht – Spallone del Sassolungo

La classica delle classiche delle cascate in quota in Dolomiti, assieme alla vicina Mistica sulla Torre Innerkofler. Trapela la notizia che sullo Spallone c'è ghiaccio, così in breve organizzo con Andrea e Giovanni di andare a tirare due spiccozzate. A dire la verità i primi tre tiri della via sarebbero di Raggio di Sole e solo successivamente seguiamo a destra per la Holznecht. Vista l'elevata affluenza optiamo per la partenza con calma, ritrovandoci per ultimi sulla cascata. La cordata davanti a noi si ritira, così le altre ce le ritroviamo distanziate e non ci creano problemi, tranne quando si calano. La via è bella e si snoda alternando tiri di ghiaccio ad altri di collegamento in nevaio. Il tiro chiave è super bucato: facile da salire in aggancio ma psicologico per via delle protezioni su ghiaccio poco affidabili. Il salto di ghiaccio alla prima diramazione è stupendo, così come il muro del sesto tiro, anche se lo troviamo un po' cotto, infatti l'esposizione a Sud-Ovest permette al Sole di arrivare, anche in pieno inverno, cosa che a noi non fa certo schifo. Dopo la sesta lunghezza la via prosegue ancora con due tiri con qualche facile passaggio di misto fino alla fine delle difficoltà. La via presenta tutte le soste su roccia, tranne una alla base del muro di ghiaccio del sesto tiro che troviamo su abalakov, così la discesa risulta comoda e rapida. Giornata super con Giovanni in gran forma e Andrea che scoprirà di avere la febbre, quindi doppiamente forte!
21 Gennaio 2023

Repentance Super – Valnontey

Prima volta nella valle di Cogne per scalare su ghiaccio, questa volta al modulo di formazione AGA, ho avuto la fortuna di riuscire a salire questa cascata-icona dell'arrampicata su ghiaccio. Per una sorta di congiunzione astrale fatta di gente che si è ritirata lungo l'avvicinamento ed altri che hanno dirottato sulla vicina Monday Money, ci ritroviamo sotto a questo mostriciattolo con solamente due cordate sopra la testa, motivo per cui la scelta è unanime: Repentance sia! La cascata non necessita di presentazioni e devo dire che la fama che la precede è ampiamente fondata, vuoi per la verticalità, vuoi per la linea estetica: capita raramente di salire una cascata così bella! Il primo grande salto viene normalmente superato in due o tre tiri che troviamo molto lavorati dai passaggi. A metà del primo tiro la doccia è assicurata, anche se mi dicono essere asciutta rispetto al solito! Una sezione ad agganci su cavolfiori complica un po' la questione, ci vuole delicatezza e un po' di fiducia. Facciamo la prima sosta su ghiaccio, dentro una sorta di nicchia, la seconda è su spit a destra. Il sigaro del terzo tiro è la sagra degli agganci, resta il fatto che sei sul verticale... il dry tooling servirà pure a qualcosa! Un canale di raccordo porta sotto al salto finale che risolviamo con due tiri, uscendo a sinistra su terreno più facile. Grande invece il Giglioli che si spippa la candelona verticale a destra, bel tirazzo! Usciamo sulla piana di neve spazzata dal vento, baciati da un timido sole di Gennaio che praticamente non scalda, ma resterei lì ore solo per guardare tutte le cime che ci circondano. Peccato che invece tocca scendere quasi subito. In discesa riusciamo pure ad esercitarci sulle abalakov, scoprendo che farne una verticale non è molto saggio con 60 m di calata e ghiaccio bagnato, ma in qualche modo riusciamo a tirare giù le corde. E poi giù filati verso la birra. Giornata spaziale con Andrea, Nicola e Bac in gran forma!
27 Dicembre 2022

Snowboard e Avatar – Misto sul Sass Pordoi

Prima spiccozzata dell'anno e si parte col botto assieme a Francesco, in Pordoi. Con qualche timore per l'affollamento, decidiamo di tentare l'accoppiata Snowboard + Avatar, visto che entrambe sono formate, ne uscirà una bella giornata piena. L'avvicinamento dal Passo Pordoi scorre veloce con la traccia già fatta. Prima saliamo verso la Forcella Pordoi, per deviare poco sotto a sinistra e imboccare la cengiona che taglia la montagna a metà. Le due vie salgono in pieno versante Nord-Ovest, una garanzia in caso di rialzo termico. Snowboard è la goulotte che sale sulla sinistra, prima per un muro ghiacciato e poi con due lunghezze in goulotte/camino. Ci fermiamo prima dell'ultimo tratto di camino perchè la candelina non tocca terra e con due cordate sotto di noi non ci pare il caso di rischiare. Ci caliamo con tre doppie, la prima su abalakov, le altre due su soste su roccia. Avatar invece ha maggiormente le caratteristiche del "cascatone", è più evidente ma non per questo più bella. Francesco si spippa i due tiri duri, ovvero l'M6 iniziale in cui si trova solamente un chiodo provvidenziale; i friend entrano ma bisogna andare. E poi l'ultimo tiro su ghiaccio, molto lavorato e contorto che risolve direttamente fino in cima. Scendiamo al tramonto ed arriviamo giù con le ultime luci, poi via verso la birra e la pizza! Giornata top, con la macchina Francesco!
18 Febbraio 2022

Belvedere – Val Travenanzes

Col Frenz su questa iper-classica della valle che non ha bisogno di presentazioni. Molto particolare il primo tiro (55 m) nel camino, con uscita non banale (4+) e poi passaggio sotto al masso incastrato. Si prosegue con un tratto di conserva (protetta sul finale) e poi si sale un bel muro con un tratto verticale (4+). Dopo un lungo pezzo appoggiato c'è l'ultimo tiro da 60 m (3+) con cui si arriva a sostare sui mughi (cordino con maglia). Con 4 doppie e un tratto a piedi si ritorna alla base. La prima sosta è a spit, l'ultima su mugo, le altre tutte su ghiaccio (ev. da rinforzare!).
7 Febbraio 2022

A caccia di ghiaccio in Val Travenanzes – Primavera + Candela Sospesa e Sogno Canadese

Giornata piena in Val Travenanzes con Stefano che come al solito non molla un colpo. Entriamo in valle con l'idea di vedere quello che più ci ispira, anche se un'idea già la abbiamo. Infatti puntiamo verso Primavera e la Candela Sospesa, così diamo un occhio anche a Belvedere e Sogno Canadese che pur essendo magre sono formate. Il Pilone centrale è un fiammifero. Primavera è un bellissimo muro quasi verticale che si risolve in due tiri, il primo più impegnativo e molto continuo. Già di per se questa cascata è di gran soddisfazione, però Stefano propone di calarsi sulla Candela Sospesa per provarla. Sfortunatamente il tiro basso è crollato ma quello alto è bello, come è bella la ghisa nel farlo. Grande Stefano che se lo porta a casa da primo! Poi ci spostiamo verso Sogno Canadese dove le cordate presenti sono già due e mollano giù parecchio ghiaccio. Così la scelta più saggia è quella di salire la goulotte di sinistra, fuori dalla linea di caduta delle padelle, però in linea con i possibili siluri che pendono sopra la testa: meglio andare rapidi! Seguiamo la goulotte su ghiaccio bagnato e poi con un tiro bellissimo in diagonale verso destra ci portiamo al centro della cascata dove Stefano sosta in una piccola nicchia su ghiaccio. Salgo pochi metri per entrare nel grande antro sotto al tiro finale, dove sostare è sicuramente più comodo che sotto. Il tiro finale è spettacolare prima su candela e poi su muro verticale inciso al centro. Concentrato unicamente sul metro di ghiaccio di fronte a me, sono totalmente assorbito dalla scalata che va affrontata con calma per evitare la ghisa cattiva. Poi quando un tizio mi passa in doppia a fianco gli faccio: “nice pitch! Not easy!”… parafrasando un più realistico “I’m shitting in my pants”. Ma questa cosa non va detta. Però il sorriso c'era, questo è l'importante. Con tre doppie siamo alla base, di cui le ultime due su abalakov già pronte (nella grottona c'è anche una sosta su roccia su clessidrona ma non l'abbiamo usata). In discesa ognuno resta coi suoi pensieri anche se forse la realtà è che Stefano cammina troppo veloce per me. Paninazzo e birrona non ce li toglie nessuno e poi schiaffalo sto cinque Stefano!