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17 Novembre 2019
Nome | Cima Orsolina Nord |
Gruppo montuoso | Marmarole |
Data | 29/12/2016 |
Inclinazione su ghiaccio/neve | 70° |
Difficoltà su roccia | II |
Dislivello dell'avvicinamento | 1350 m |
Dislivello della via | 350 m |
Impegno globale | AD+ |
Esposizione prevalente | Nord-Est |
Tempo impiegato | 9h dal Musatti + 3h avvicinamento |
Punti d'appoggio | Bivacco Musatti |
Cartografia | Tabacco 016 - Dolomiti del Centro Cadore |
Tre anni fa in un inizio di'inverno poco nevoso, con l'amico Laza, in questo angolo remoto delle Marmarole.
Riporto quello che avevo scritto all'epoca, ancora gasato dalla salita!
Cosa c’è di più stimolante e più esaltante del percorrere itinerari nascosti? Nelle Dolomiti ci sono ancora un’infinità di linee di neve, ghiaccio e roccia che non vengono mai salite e sono lì che aspettano, bisogna solo cogliere il momento giusto.
Ero stato sulle Cime Orsolina alla fine dell’Estate 2015 e ravanando in quell’ammasso di pietre accatastate avevo realizzato che una salita invernale sarebbe stata un bel banco di prova e un’avventura assicurata. La solita alta pressione invernale ci regala lo spot perfetto per salire durante le vacanze natalizie ed è presto fatta: siamo io e il “solito” compare Laza.
In mezzo alle raffiche di vento arriviamo al bivacco Musatti che il sole è tramontato. Tuttavia per qualche minuto riusciamo ancora a scorgere l’accesso migliore al Ghiacciaio del Meduce di Fuori, preziosa informazione per la mattina seguente, quando dovremo camminare alla sola luce delle frontali.
La serata trascorre serena e la notte veloce. Il vento per fortuna si calma.
Alle 6 siamo in marcia e in circa due orette e mezza abbiamo lasciato giù i pesi e stiamo facendo grattare i ramponi sulla roccia.
Mi ricordo che il canalino di salita si trova lì, incassato in mezzo alle rocce ma non possiamo arrivarci direttamente: bisogna prima salire a sinistra e poi traversare a destra su bella pendenza. Poi la visione di una bella colata di ghiaccio ci fa sbagliare attacco ma è questione di minuti e siamo sulla “giusta” linea.
Due chiodi per la sosta entrano come burro e Laza parte. Il canalino è bello stretto e in un punto obbliga ad un bel passo di misto.
Il tiro seguente tocca a me. E’ neve ripida, terreno facile, mi gaso. Spero di arrivare in cresta ma i 60m di corda non bastano e il terreno peggiora, sento la roccia che gratta e mi tocca sostare su uno spuntoncino. Toccherà a Laza proseguire fino in cresta.
Ci alterniamo poi fino alla base delle rocce sommitali che impegnano con il classico II grado marcio delle Marmarole…sul finire però due prese solide le troviamo.
“Ma è questa la cima? Pensavo ci fosse più spazio!” sentenzia il compagno… e come dargli torto! E’ un ammasso di sassi dove si sta a malapena seduti in due!
Ci godiamo un po’ di riposo. Divoriamo qualche barretta e ci scaldiamo con il thermos di thè. Scatto qualche foto panoramica.
Tuttavia ad un certo punto, guardandoci, realizziamo quanto distanti siamo dalla civiltà. Ne siamo compiaciuti ma ci prende una sorta di paura atavica, ci sentiamo braccati in una corsa contro il tempo per riportare il culo al sicuro prima del tramonto. E’ una sensazione che raramente provo quando sono in montagna con un compagno e sono felice di averla percepita sulle Marmarole.
In discesa attrezziamo 3 doppie ma disarrampichiamo molto di ciò che avevamo salito legati.
Giù in bivacco ci prepariamo l’ennesimo thè della giornata e ce lo beviamo al lume di candela;poi sbaracchiamo.
Un soffio alla fiammella e giù verso l’oscurità.
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Lungo la prima parte di avvicinamento a Somadida
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Verso i Cadini di Misurina al tramonto
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E spettacolo su Piz Popena e Cristallo
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La mattina partiamo al buio
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L’ora blu
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In discesa a ritroso verso il bivacco Musatti
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Prima luci sugli avancorpi delle Cima Orsolina salendo il ghiacciaio del Meduce di Fuori
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Roccette ripide sullo zoccolo basale
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Bel traverso per congiungersi al canale della via normale
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Laza lungo la sottile striscia di neve
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Si riparte su neve ripida
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Nella parte alta del canale la pendenza si fa più consistente
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Usciti dal canale si sbuca in cresta
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In vetta
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Scorci verso il Cadore
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Doppia finale
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Atmosfera glaciale dal bivacco Musatti