22 Febbraio 2021

Colpo di fulmine – Cimon di Palantina

Come spesso accade, le cose più belle nascono un po’ per caso e si materializzano quando meno te lo aspetti, ad esempio gli amori, che siano fatti di carne ed ossa o di neve e ghiaccio. Quando ci siamo trovati sotto al Cimon di Palantina, siamo stati folgorati da questa linea che spesso avevo sognato, immaginando una "Vazzoler diretta", ma che non avrei pensato di salire così, senza troppo ragionarci su, incalzato anche dall’entusiasmo di Laza che non appena l’ha vista, è partito a razzo per portarsi alla base! L'obiettivo iniziale della giornata era infatti quello di aggirare lo spigolo per buttare un'occhiata a Ritorno al Futuro, ma c'è stato un piccolo cambio di programma… un vero e proprio colpo di fulmine! Laza parte quindi sul primo tiro appoggiato e riesce ad allestire una sosta decente, non senza qualche difficoltà, vista la roccia scontrosa dell’Alpago. Il secondo tiro mi impegnerà per un po’ tra neve pressata, ghiaccio, granatina e qualche zolla di terra; per proteggersi bisogna guardarsi bene attorno ma ogni tanto le viti da ghiaccio entrano meglio di quanto credessi! La via non molla e ci regala altri due tiri da manuale per collegarsi al grande nevaio centrale. Da qui, senza neanche saperlo, visto che la pubblicazione delle nuove vie appena aperte avverrà proprio il giorno stesso, saliamo gli ultimi 4 tiri di Piatto d’Argento, imboccando in alto la goulotte diretta. Laza esce bello ghiacciato dagli spindrift che scendono e salgono dentro alla goulotte, ma il sole scalda e ce lo godiamo tutto. Una stretta di mano e poi giù verso gli sci!
1 Febbraio 2021

Questo gioco di fantasmi – Cimon di Palantina

Se c'è una cosa che ho capito nel tempo è che il nome di una via vuol dire molto e le vie di Barry sono tutte cariche di significato, fanno trasparire un rapporto particolare e unico verso questo tipo di alpinismo invernale, alla costante ricerca dei fantasmi. Sì, il gioco dei fantasmi, di queste strisce ghiacciate precarie ed effimere, che un giorno ci sono e il giorno dopo chissà. Ma io credo che si vada oltre. E' un pensiero verso tutti quelli che c'erano e ora non ci sono più. E' la ricerca dei fantasmi che ognuno porta dentro nel profondo dell'animo...fantasmi che emergono nel momento in cui ridefiniamo la nostra consapevolezza, scalando questi capolavori della Natura. "...la difficoltà tecnica, in questa pratica, sfugge alle leggi nel momento esatto in cui le strutture collassano a terra, azzerando il gioco", così Barry definisce un aspetto profondamente vero. Il gioco è precario ma come le dinamiche di Natura, soggetto ad una ciclicità e quindi si rinnova...spetta a noi saper cogliere l'attimo e decidere di giocare con questi fantasmi. Salita a comando alternato con la macchina Stefano Luisetto.
23 Gennaio 2020

Spiccozzando in Alpago – Colombera-Cimon dei Furlani-Cimon di Palantina

Questa volta avevo una gran voglia di farmi un bel giro da solo, senza corda, con i tempi scanditi solo da me. E avevo voglia di un po’ di dislivello, visto che ultimamente le gambe non sono troppo impegnate. La scelta è ricaduta sull’Alpago dove si riesce a trovare l’avventura a due passi (circa) da casa. L’obiettivo principale della giornata è il canale Sud-Ovest del Cimon dei Furlani per il quale non decido l’approccio “classico” da Piancavallo ma salgo dall’Alpago, passando per il Colombera, visitato pochi giorni prima salendo il Camino dei Tor. Poi si aggiungerà anche il Cimon di Palantina, per un canalino un po’ improvvisato, ma è proprio questo il bello. Salire sul Colombera è facile lungo la via normale (40°) che parte dalla stazione a monte degli impianti di Piancavallo, poi la discesa per la ferrata dell’Alta via dei Rondoi insidiosa col cavo mezzo sommerso e passi su roccia, a tratti esposta. Non ho la corda ma avendola qualche calata poteva starci. Proseguo in traverso su neve a 45° marmorea (faccia a monte!) per entrare in Val Sughet. La attraverso tutta e mi porto sotto al canale Sud-Ovest del Cimon dei Furlani. La relazione di MontiAlpago parla di IV su roccia ma adesso la neve copre quasi tutto e un saltino di due metri è su ghiaccio, goduria per le picche. Poi proseguo in canale con un salto più ripido (70°) e sbuco su una forcella di cresta. Vado a sinistra e in 10 minuti sono in cima. Dalla cima lo sguardo cade sul Cimon di Palantina, sempre maestoso, con un canale a “s” che invoglia non poco…beh perchè non andare a vedere? Sfortunatamente dal basso non ho memorizzato la discesa in Val Sughet e calarsi a Nord lungo lo spigolo è suicidio senza la corda, così […]
7 Gennaio 2020

Camino dei Tor – Monte Colombera

Come sempre grandi emozioni in Alpago, questa volta sulla parete Nord del Monte Colombera, solcata dal Camino dei Tor. La via è stata aperta in condizioni estive dai fratelli Bona, negli anni ’70, ma si presta molto alla salita invernale. Barry ne ha già fatto una ripetizione qualche anno fa, proprio con suo padre, uno degli apritori. Quest’anno le condizioni sono buone quindi…
18 Ottobre 2018

Via della Nicchia con variante Ritorno al Futuro – Cimon di Palantina

Riporto le parole che avevo scritto pochi giorni dopo aver ripetuto la via. << Ci sono esperienze che sono difficili da raccontare, sembra quasi impossibile esprimere la bellezza di certe opere che la natura riesce a creare. Forse un modo per ringraziarla e creare un legame è addentrarsi in questi luoghi separati dalla realtà e provare a salire queste fantastiche architetture effimere. Il passato ha molto da insegnarci ma quanto è bello inventare e continuare a dar sfogo alla fantasia! E questo fatto permette anche di creare un legame con tutto ciò che ci ha preceduto, con le nostre origini, con quello che siamo >>