Questa volta avevo una gran voglia di farmi un bel giro da solo, senza corda, con i tempi scanditi solo da me. E avevo voglia di un po’ di dislivello, visto che ultimamente le gambe non sono troppo impegnate. La scelta è ricaduta sull’Alpago dove si riesce a trovare l’avventura a due passi (circa) da casa. L’obiettivo principale della giornata è il canale Sud-Ovest del Cimon dei Furlani per il quale non decido l’approccio “classico” da Piancavallo ma salgo dall’Alpago, passando per il Colombera, visitato pochi giorni prima salendo il Camino dei Tor. Poi si aggiungerà anche il Cimon di Palantina, per un canalino un po’ improvvisato, ma è proprio questo il bello. Salire sul Colombera è facile lungo la via normale (40°) che parte dalla stazione a monte degli impianti di Piancavallo, poi la discesa per la ferrata dell’Alta via dei Rondoi insidiosa col cavo mezzo sommerso e passi su roccia, a tratti esposta. Non ho la corda ma avendola qualche calata poteva starci. Proseguo in traverso su neve a 45° marmorea (faccia a monte!) per entrare in Val Sughet. La attraverso tutta e mi porto sotto al canale Sud-Ovest del Cimon dei Furlani. La relazione di MontiAlpago parla di IV su roccia ma adesso la neve copre quasi tutto e un saltino di due metri è su ghiaccio, goduria per le picche. Poi proseguo in canale con un salto più ripido (70°) e sbuco su una forcella di cresta. Vado a sinistra e in 10 minuti sono in cima. Dalla cima lo sguardo cade sul Cimon di Palantina, sempre maestoso, con un canale a “s” che invoglia non poco…beh perchè non andare a vedere? Sfortunatamente dal basso non ho memorizzato la discesa in Val Sughet e calarsi a Nord lungo lo spigolo è suicidio senza la corda, così […]