Salito per la prima volta dai pionieri Pitacco e compagni più di un secolo fa, questo canale l’avevo individuato dalla Croda de Marchi, dopo la salita invernale per la via normale. Come linea è molto logica e l’ambiente superbo. L’orientamento è Nord-Est come dice il nome, quindi la neve tende ad assestarsi prima che nei versanti pienamente settentrionali. Per contro bisogna prestare attenzione alle scariche e alle valanghe, potenzialmente anche letali visti i grandi pendii soprastanti. Soprattutto quello d’avvicinamento può diventare una vera e propria trappola, precludendo la via del ritorno. Dopo un bell’inverno sia per le picche che per gli sci, la Primavera inizia all’insegna del meteo perturbato e caldo. Alla prima (e forse unica) occasione, con l’amico Nicola decido che è il momento di andare a vedere la situazione. In giro non si trovano informazioni riguardo ad invernali. I forti sciatori Auronzani hanno salito la parete della Costa Bel Prà per poi gettarsi in versante Est. Il leggendario Michael Tramontin la settimana prima di noi è arrivato fino alla strettoia che caratterizza la via di salita a metà ma essendo da solo e con una sola piccozza classica ha deciso di desistere. Noi decidiamo di passare la notte al bivacco Voltolina e di effettuare la salita il giorno seguente. Un sopralluogo tardo-pomeridiano rivela che la linea più diretta risulta essere secca con un tratto roccioso poco invitante così decidiamo di seguire la rampa a dx che anche Michael aveva percorso la settimana precedente: ne uscirà una giornata di quelle memorabili!