La parete Sud-Ovest del Burel è severa ed austera, letteralmente impressionante: precipita per più di mille metri giù nella Val de Piero, remota e dimenticata. Il Viaz di Franco Miotto “dei Camorz e dei Camorzieri” la taglia a metà, rappresentando un’ottima via di fuga in caso di problemi lungo la salita e permettendo di accedere alle vie della parete Sud. Da sinistra salgono la Goedeke-Herbst, la Bee e la Via degli Scoiattoli… Andrea mi propone la prima e accetto ben volentieri con l’idea di esplorare e conoscere il Burel, una montagna mitica! Ce la prendiamo comoda e dormiamo al VII Alpini per salire il giorno seguente alle Forzelete e poi seguire il Viaz di Miotto fino all’attacco nei pressi dello spigolo che divide la parete Sud dalla Sud-Ovest. Con noi abbiamo la relazione tratta dalla grigia (Schiara, Piero Rossi) che si rivelerà essere precisa nei primi due tiri, meno nel terzo e poi incomprensibile, tant’è che tracciamo una variante (con anche un tiro interessante in fessura nera e roccia bella) che ci costerà molte ore e fatica per riuscire a ricongiungerci con la via originaria. Mi accorgo solo ora mentre scrivo che sulla guida Dolomiti Meridionali – 250 Arrampicate scelte di Claudio Cima è descritta questa salita con tanto di schizzo dove è evidente l’errore che abbiamo commesso. Fa sorridere che se con un po’ più di sangue freddo, avessimo seguito i punti di maggior debolezza della parete, avremmo risolto la via senza problemi ma col senno del poi è sempre facile parlare… Sta di fatto che dopo la fessura nera, alcuni traversi e qualche cengia mugosa, alle 17 30 ci troviamo ad un ennesimo vicolo cieco: la cengia ascendente verso sinistra non è quella che pensavamo e sono appeso ad un mugo che recupero Andrea e Marco su un tiro […]