L’epilogo (forse non ultimo) di questo rapporto di amore-odio con la Val Fonda, è arrivato. Questa volta siamo in tre, il target è il Canale Innerkofler, con cima. La notte passa al gelo in tendina in parcheggio, fortuna che il sacco a pelo è doppio. Risaliamo per l’ennesima volta la Val Fonda, senza neve. Poi decidiamo per l’approccio “classico” e seguiamo il canalino di II grado che ci porta sul circo glaciale. Qui la neve ci gasa perché è bella dura ma ben presto la crosta diviene una nemica, rompendosi ad ogni passo e costringendoci ad una marcia lunga ed estenuante. Le ciaspe servono a ben poco. Finalmente sul conoide basale del canale la neve cambia e diviene marmorea con il risultato che voliamo. Al bivio giriamo a sx e iniziamo il viaggio nel ventre della montagna. Il bello dell’Innerkofler è che in tutta la sua prima parte non si mostra, è celato dalle pareti, come volesse nasconderci qualcosa. Il segreto ci appare chiaro dopo il traverso in bella esposizione e la seconda parte di couloir: bisogna far cantare le picche. Ce la giochiamo e parte Mirco (maledetto!) tirando un bel 50m di ghiaccio sottile e misto protetto a friend e una vite corta. Grazie Grivel. L’uscita è praticamente in cima e ci prende la commozione. Il Sole scalda e riusciamo a riposarci una ventina di minuti ma il tempo stringe, sono le 14 e sulla labirintica via normale non bisogna sbagliare nulla se non si vuole bivaccare a 3000m. Tutto fila liscio e con 5 doppie e varie cenge ci troviamo al Passo del Cristallo al tramonto. L’atmosfera è magica, l’ora blu arriva prepotente e preannuncia il gelo. Estraiamo le frontali e via giù prima nel circo glaciale e poi nella Val Fonda, alternando silenzi a fantasie su future […]