Dopo aver salito lo Spigolo Giallo, dormiamo al parcheggio del Rifugio Auronzo. Il luogo è spaziale e l’ambiente motivante perchè gira un sacco di gente fortissima! Si sente già parlare delle vie a Nord…e siamo l’8 di Giugno! Ci svegliamo che l’atmosfera è nebbiosa ma siamo fiduciosi e infatti poi il meteo ci ripagherà con una giornata migliore della precedente. La Cassin ha decisamente una marcia in più rispetto allo Spigolo Giallo infatti i tiri centrali sono molto sostenuti e con le protezioni a volte distanziate. Parto sul primo tiro in diedro, molto bello e accorpo fino alla cengia. Poi il secondo tiro mi da una bella sveglia e il terzo è una bastonata. Il traverso invece è facile rispetto al resto. Poi parte Cippo che si fa il diedro di VI- e il tiro dopo su roccia grigia molto bella. Infine Nicola conduce fino in cima. Per le doppie ci sono delle calate nuove su spit ma noi seguiamo due ragazzi altoatesini sulle vecchie calate, molto funzionali anche con una corda sola. Ci caliamo dal grosso anellone dove termina la via (sotto la vetta) e poi traversiamo a dx (faccia a valle) fino allo spigolo dove parte una serie di 2 o 3 corde doppie che portano alla forcella che separata la Piccolissima da Punta Frida. Da qui con 4 doppie su nuovi anelli resinati, scappiamo dall’orrido innevato e grondante acqua e torniamo alla base.