Come spesso accade, le cose più belle nascono un po’ per caso e si materializzano quando meno te lo aspetti, ad esempio gli amori, che siano fatti di carne ed ossa o di neve e ghiaccio.
Quando ci siamo trovati sotto al Cimon di Palantina, siamo stati folgorati da questa linea che spesso avevo sognato, immaginando una "Vazzoler diretta", ma che non avrei pensato di salire così, senza troppo ragionarci su, incalzato anche dall’entusiasmo di Laza che non appena l’ha vista, è partito a razzo per portarsi alla base!
L'obiettivo iniziale della giornata era infatti quello di aggirare lo spigolo per buttare un'occhiata a Ritorno al Futuro, ma c'è stato un piccolo cambio di programma… un vero e proprio colpo di fulmine!
Laza parte quindi sul primo tiro appoggiato e riesce ad allestire una sosta decente, non senza qualche difficoltà, vista la roccia scontrosa dell’Alpago. Il secondo tiro mi impegnerà per un po’ tra neve pressata, ghiaccio, granatina e qualche zolla di terra; per proteggersi bisogna guardarsi bene attorno ma ogni tanto le viti da ghiaccio entrano meglio di quanto credessi!
La via non molla e ci regala altri due tiri da manuale per collegarsi al grande nevaio centrale. Da qui, senza neanche saperlo, visto che la pubblicazione delle nuove vie appena aperte avverrà proprio il giorno stesso, saliamo gli ultimi 4 tiri di Piatto d’Argento, imboccando in alto la goulotte diretta.
Laza esce bello ghiacciato dagli spindrift che scendono e salgono dentro alla goulotte, ma il sole scalda e ce lo godiamo tutto.
Una stretta di mano e poi giù verso gli sci!