9 Settembre 2019

Palfrader e Fouzigora: diedri e giallume

I diedri Palfrader e Fouzigora si trovano su due montagne diverse, ovvero rispettivamente il Col di Specie e la Cima Cason di Formin, i quali fanno pure parte di due gruppi montuosi differenti, ma a mio parere sono due vie che hanno molti punti in comune. Innanzitutto in entrambi i casi la via si svolge unicamente in diedro giallo, tranne sull’ultimo tiro del Fouzigora dove un tratto è in parete aperta. Poi la brevità: entrambe le vie si risolvono in mattinata, perfette nelle giornate dal meteo incerto! Sono andato a percorrere il Palfrader un po’ per ripiego, infatti l’idea iniziale era salire la Cassin in Lavaredo che però risultava bagnata, però fin dal primo tiro mi sono ricreduto e le aspettative si sono rivelate sbagliate: la via è infatti bellissima e in alcuni passi per nulla scontata, pur essendo molto chiodata. La roccia è classica gialla marcia ripulita, tranne l’ultimo tiro dove ci si muove veramente sulle uova. Gran bella giornata con l’amico Marco! Il Fouzigora invece l’avevo adocchiato un po’ di anni fa con l’amico Laza, senza sapere fosse una via già percorsa! Ci illudevamo che nessuno avesse mai salito quella linea così accattivante ma ci sbagliavamo, infatti già nel lontano 1944 ci avevano pensato Marino Bianchi “Fouzigora” e Dino Menardi “Selo”. Così quando ho sentito dell’opera di sistemazione da parte di Massimo da Pozzo e Samuele Majoni, ho capito che era giunt il momento di andare! La via è corta, solo 5 tiri, ma molto intensa e le difficoltà vanno in crescendo. L’ultimo tiro valutato VI, a mio parere è VI+ con dei movimenti da manuale su roccia grigia favolosa…prima solo giallo! Nel complesso sono due bellissime vie: la prima una “quasi classica” mentre la seconda probabilmente lo diventerà.