Bella avventura sulla parete Piatta dello Spallone del Sass de Mura, in Feltrine, col Dori e il Manfer. Decidiamo di salire in giornata e partiamo da Matiuz, nonostante ormai le giornate si siano accorciate notevolmente. Almeno 3h30 ci vogliono per attaccare e non stiamo scalando prima delle 10 30. Ero convinto che la parete fosse in pieno Est quindi di goderci un po’ più di Sole mattutino e invece appena mettiamo le mani sulla roccia si va in ombra => tutta la via in pile e piumino! Il primo tiro in diedro è tranquillo ma il secondo in parete aperta inizia già a farci capire che non si scherza. Nel terzo ci si incastrano le corde in una fessura a “v” e perdiamo circa un’ora per sbrogliarle con una manovra delicata ma efficace. Il tiro chiave è stupendo con alcuni movimenti su placca nera da manuale e poi un tetto da superare con un bella sbracciata, impiego due buoni minuti a capire la sequenza ottimale ma poi mi riesce in libera, bella soddisfazione (anche perchè non era azzerabile, possibile invece l’A1). Come impegno psicologico è però il tiro seguente a provarmi di più con alcuni passi in leggero strapiombo friabile per uscire da una nicchia, protetto con un friend 0.75 salvifico e qualche chiodo di dubbia tenuta. Poi la via sgrada e prosegue con un bel camino cui segue un traverso facile e poi delle placche articolate in costante traverso a destra. Si esce su terreno detritico e con un centinaio di metri di I e II grado si sbuca in cima. Arriviamo in vetta poco dopo il tramonto giusti in tempo prima di accendere le frontali. Lo spettacolo ci fa dimenticare del ritardo accumulato. La discesa non è difficile ma insidiosa in qualche punto, sempre ben omettata. Una volta […]