Ci sono luoghi dove l’arrampicata va oltre il puro gesto atletico, la via che si compie o il panorama che si può ammirare durante e una volta finita la salita. O meglio: tutti questi fattori concorrono a donare una sensazione particolare quando ci si muove, a piccoli passi, come lucertole, su certe scaglie di roccia a malapena scaldata dal sole invernale. Perchè è così: sono le soleggiate giornate invernali a rendere speciali certe pareti, quando il periodo di luce non è molto e si hanno a disposizione solo quelle 4-5 ore di luce in cui il sole riesce a scaldare un po’. Castel Presina è una di queste pareti. La scalata qui è totalmente plaisir e ci si può totalmente abbandonare al movimento, ed immergersi in un flusso di energia in cui il pensiero si annulla e conta solo l’istante. E poi arrivi in catena, ti giri e la Valle dell’Adige si apre sotto di te e ti rendi conto di quanto bello sia arrampicare sulla Parete Rossa.