Dopo aver visitato la bella falesia di Gaium, situata all'imbocco della Valle dell'Adige, ci trasferiamo ad Arco per due giorni di arrampicata plaisir.
Maria tira fuori dal cappello magico due belle vie di Grill e compagni.
Il primo giorno avvicinamento praticamente zero e siamo sulla via Helena alla Parete di San Paolo.
Iniziamo che il sole brucia ma in breve si alza la brezza e scalare diventa una goduria.
La via merita una ripetizione: infatti la scalata è varia con placche, fessure, strapiombi e pure un diedro finale. La roccia è bella anche se un pelo consumata in certi punti; la chiodatura è generosa con le solite clessidre cordonate in stile Grill che oltre a proteggere la scalata, indicano anche perfettamente la linea da seguire.
La discesa veloce ci fa arrivare direttamente al furgone...comodissimo!
Per una ripetizione è sufficiente portare una decina di rinvii, eventualmente entra anche qualche friend medio.
Il secondo giorno ci raggiunge Niccolò e decidiamo per la via La Piccola Verticalità alle Coste dell'Anglone, una vera chicca, più impegnativa rispetto a Helena, salita il giorno precedente.
La via si articola in due sezioni: la parte bassa sui grigi, la parte alta sui gialli.
Parte Niccolò che conduce i primi 5 tiri, dove non mancano alcuni passaggi un po' tachienti ma l'arrampicata è delle migliori e la roccia sempre ottima.
Il tetto del secondo tiro viene aggirato a sinistra su ronchie e non rappresenta il tratto più impegnativo ma è fisico.
Dalla sesta lunghezza la situazione cambia, la parete comincia a strapiombare di più e si scala su gialli lavorati dall'acqua con varie canne e gocce belle grippose: una goduria!
Il sesto tiro inizia con una sezione a prese verticali che richiede buona lettura e poi traversa sotto al tetto.
Il passo chiave è sul settimo tiro dove con un passo secco (sul 6b+) si supera un tettino usando canne, buchi, tacche, gocce: c'è di tutto! Unico neo i piedi un pelo unti.
Su L8 invece la difficoltà è distribuita sulle prime 4 protezioni con l'uscita dallo strapiombo fisica (sul 6b). Attenzione allo spuntone che si usa anche per rinviare... prima o poi cederà del tutto.
Un ultimo tiro più facile porta sul bosco sommitale, da cui in breve si raggiunge a sinistra la sterrata e poi il Sentiero degli Scaloni che con qualche tratto attrezzato facile riporta a valle.
Bella via, una vera sorpresa!
Per la ripetizione sono sufficienti 12 rinvii, infatti abbondano le clessidre cordonate e sui tratti più duri non mancano gli spit. Qualche friend medio può tornare utile per proteggere alcuni tratti un po' più lunghi.