Ritorno alle vie su roccia con questa chicca alla Parete del volo dell'aquila, nel Canale del Brenta. La firma è di Leardi, Ferronato e Rebeschini nel 1986, la richiodatura del 2012 è invece ad opera di Beppe Ballico e Niccolò Antonello, con la variante in alto su La Gelateria di Puppi, che seguiamo.
L'avvicinamento non è lungo e neppure da ravanare, la via è molto bella con roccia super, però conta pochissime ripetizioni, praticamente è dimenticata!
Sul primo tiro seguiamo l'originale, un bel diedro grigio di roccia solida che scalda bene. Poi si inizia a obliquare a destra: la roccia tocca il suo massimo nel secondo e terzo tiro su placche di roccia gialla a gocce e lavorata dall'acqua, uno spettacolo unico! Al quarto tiro si traversa decisamente a destra per salire solo nel finale ad una cengetta. Seguono poi i due tiri della variante "Gelateria di Puppi", il primo con un passo in tetto molto duro (7a+/b?) ma azzerabile (con qualche allungo!), il secondo di dita ma più facile (6c+, azzerabile).
La spittatura è intelligente e obbliga a scalare, tranne nei tratti più impegnativi (due nel quinto tiro e uno del sesto). Il traverso è azzerabile allungandosi un po', cosa utile soprattutto in partenza visto il lichene abbondante, ma dei passi restano obbligati, soprattutto sul finale.
Le soste sono tutte a spit con catena e anello di calata per cui la discesa risulta comoda con tre doppie, l'ultima da 55 m abbondanti e nel vuoto (corde da 60 m!).
A comando alternato con l'amico Nicola.