Vacanze su granito. Non se ne parla di prendere funivie o andare a congestionarsi in mezzo alla calca: il Piantonetto fa al caso nostro. Saliamo carichi sia come peso che come gaso. Il primo lo lasceremo nella piana, il secondo sarà invece smorzato al primo tiro sul Becco della Tribolazione, dove una grandinata ci intima di scendere. Peccato, la roccia era qualcosa di unico. Bagnati e infreddoliti scendiamo e ci ripariamo sotto ad un masso dove Cippo tenta di accendere un fuoco con pochi risultati vista la legna umida, peccato sarebbe stato bello scaldarsi alla vecchia. Scesi alla tenda ci organizziamo e dopo una mini sessione di blocchi, decidiamo che il giorno successivo saliremo la Mellano-Perego-Cavalieri, classicona del Becco di Valsoera. La mattina dopo siamo lì che saliamo faticosamente il ghiaione, le distanze sono tutte amplificate e anche quando ti sembra che la montagna sia vicina, in realtà non lo è. In Dolomiti tutto è più piccolo e a portata di mano mentre in Occidentali bisogna scammellare! Dopo qualche tiro un po’ anonimo iniziano le danze. Cippo si spippa un tirello niente male su belle lame e uscita non banale, da annaspare! Poi tocca a me sul chiave gradato in artificiale. Parto con le migliori intenzioni su un diedrino aperto ma il piede obbligato da utilizzare si muove e i chiodi non mi paiono a prova di bomba… che la mungitura abbia inizio! Il tiro dopo è su roccia da antologia, non banale e con bella scalata; poi inizia il diedrone finale: qualcosa di unico, non finiva più! Mi raccomando in uscita sotto al tetto, prendere a destra (più facile) e non a sinistra, fino ad una sosta a spit! Per finire l’ultimo tiro ci porta sulla cima del Becco. Ci sarebbe piaciuto proseguire fino alla vera cima ma siamo […]