11 Settembre 2021

Via dei Tedeschi – Mulaz

Reduce da due giorni di dislivello, intimo al Frenz di fare qualcosa in cui si cammini poco. Inoltre le temperature sono più da primi di Ottobre che da fine Agosto, perciò sarebbe da cercare un'esposizione solare. Optiamo per il Mulaz: 2 ore di avvicinamento e pieno Ovest. Risalendo la Val Venegia qualche dubbio sull'aspetto termico ci sovviene ma ormai siamo in ballo. La conferma arriva all'attacco e ancor più alla fine del primo tiro quando parte la bollita alle mani, sempre piacevole. Nel frattempo sul groppone ci saranno già quasi 1000 m di dislivello, le ginocchia ringraziano. I primi cinque tiri sono veramente belli e si può dire che la via si risolve in questi, poi sgrada e diventa più discontinua, senza mai scadere. L'arrampicata è fisica e abbastanza atletica, prevalentemente in diedri fessurati. Il primo tiro ha un passo ostico in uscita dal diedro, il secondo un bel passo su lama che vale il tiro...guardarsi bene attorno per passare! La gradazione si fa croccante sul terzo tiro e sull'uscita del quarto...V+ di quelli che mettono in riga! Il quinto tiro è invece di movimento, prevalentemente in placca su bella roccia, una goduria! E' sempre bello uscire in vetta, poi il Mulaz è una bella montagna. In discesa ci fermiamo al rifugio, posto incantevole al cospetto della parete Nord del Focobon. Super giornata col compagno di avventure Frenz, a comando alternato.
5 Luglio 2019

Pilastro Grigio – Mulaz

Sono poco avvezzo alle Pale e la voglia di arrampicare un po’ anche in questo gruppo magnifico è tanta! Così quando si presenta l’occasione di salire il Pilastro Grigio col Pet e il Dori, non mi tiro indietro, attratto da questa via, rinomata per la splendida qualità della roccia. Notte sul sedile del passeggero e alle 7 30 mi trovo in Val Venegia con gli altri che sono saliti in giornata. Il luogo è “bello” per definizione e l’avvicinamento trascorre piacevole. Lo zoccolo non è corto e presenta due passi di II. Arrivati all’attacco della via incontriamo Luca dei Sass Baloss, anche lui intenzionato a salire il Pilastro Grigio, il quale ci lascia passare avanti, così attacchiamo subito. I primi tre tiri se li pappa il Dori. La partenza è in diedrino non banale (V+) e soprattutto il secondo tiro non è niente male su roccia compatta a buchi e diedro sul finale (VI-). Il terzo tiro è in fessura e poi si traversa a sinistra fin sotto al diedro. Dal quarto al sesto tiro tocca a me. Parto sul diedro, chiave della via. Sembra di essere a Paklenica da quanto è bella la roccia e la difficoltà si aggira intorno al VI con un passo più duro a 1/3: i piedi sono in spaccata o in spalmo a cercare le piccole asperità della faccia destra del diedro e le mani nella fessura centrale, qualcosa di spettacolare, un tiro che vale la via. Pochi chiodi ma la proteggibilità è buona a friend medio-grandi. Segue un tiro carino con fessura (V) e poi il traverso oltre il quale si riparte in verticale per roccia lavoratissima e facile (IV+/V). Poi ci scambiamo e parte a condurre Marco fino in cima con difficoltà fino al V ma in prevalenza più bassa. Fa un […]