Voglia di roccia e di sole, lo zero termico è previsto a 3800m: la soluzione è andare a scalare su qualche bella parete a Sud per godersi l’anticipo di Primavera e Francesco mi propone Il Richiamo di Penna Bianca sul Sojo Bostel, in Val d’Assa. Non farà caldo come speravamo, anzi sul finale tirerà un venticello da ghiacciare le mani però la via si rivelerà azzeccata, molto bella e dal sapore alpinistico, vuoi per la tipologia di roccia, vuoi per i continui zig zag a cercare i punti deboli della parete tranne che per il quinto ed il decimo tiro, delle vere e proprie mine se saliti in libera (come noi non siamo riusciti a fare). Le protezioni sono ravvicinate, chiodi e clessidre dove la roccia lo permette, piastrine dove invece è compatta. Alle soste si trova sempre uno spit. Per il tracciato della salita, avvicinamento e discesa rimando alla scheda dell’apritore, ma aggiungo qualche nota sui tiri. Vista la vicinanza delle protezioni, spesso piastrine, la valutazione delle difficoltà è in grado sportivo: Placca con un tratto povero di appigli e diedro finale, 5c; Qualche metro in verticale, traverso aereo a sx e poi in diagonale verso destra, 6a+; In verticale su roccia magnifica, 6b+; Verso destra, poi fessurina fisica atomica e traversino a destra sotto un tetto. Sosta in niccha 6b; Movimento fisico ad uscire dalla nicchia (6c) e poi placca gialla. A0 (7a?); Tiro erboso con qualche movimento carino,5b; A destra a prendere un diedro per sostare sopra di questo, 5a; Verso destra e poi per muro giallo entusiasmante, 6a+; Traverso verso destra sotto al tetto e sosta poco dopo l’uscita, 6b; Tiro molto impegnativo se fatto in libera, soprattutto la seconda metà. A0 e A1. Super proposta di Francesco che mi ha fatto scoprire questo luogo silenzioso […]