Fessura con bei movimenti, muro leggermente appoggiato fino ad un chiodo buono, rinvio, un sguardo alla placca compatta che segue…è proprio compatta! Tre quattro buchetti devono essere usati in qualche modo, i piedi invece sono piuttosto aleatori a cercare qualche piccola concavità della roccia. Provo ad impostare un movimento ma non mi fido proprio e torno giù a dare due smagnesate…guardo i buchetti davanti a me che non si rendono conto di essere il motivo del mio problema attuale…ma vuoi vedere che fosse da tenere i due biditi e poi incrociare su quello svaso a sinistra? Tiro un respiro e riparto: bidito basso di destro, bidito alto di sinistro, incrocio di destro stando basso col corpo, lo strizzo e carico il piede sinistro, il destro resta incollato non so come, mi alzo e arrivo ad un altro buchetto buono. Guardo in alto e vedo una bella lista, ci vado subito e la mano resta incollata…il passo è andato, che bellezza! Mi fermo un attimo e regolo il respiro che stava iniziando ad accelerare, poi riparte una sequenza su prese migliori e sono fuori. Sensazioni indescrivibili: la mente che si libera, a cercare l’equilibrio. Perchè è l’unica cosa che conta in quel momento. Due giorni spettacolari in Vallaccia prima su Saturno a batter brocche col compagno di merende Franz e poi gran gioco di squadra su Giove con Marco e Cippo! Nic invece saggiamente ha deciso di rinunciare Sabato ma ci ha portato su le birre che hanno reso la serata migliore in bivacco.