Alpinismo classico, mai difficile ma mai scontato.
Era da un bel po' che non andavo in quota e sapevo che Maria scalpitava per qualche giro, così decidiamo per la trasferta in Svizzera, su queste montagne giganti che non abbiamo mai visto.
L'obiettivo è lo Sperone Kuffner sul Piz Palù, una via di stampo classico, fondamentalmente di roccia, anche se nel complesso della giornata di neve se ne pesta molta!
Optiamo per salire a piedi dal parcheggio degli impianti (2078 m) e dormire al Rifugio della Diavolezza (2979 m). Ragionando a posteriori, forse la scelta migliore è salire in funivia e portarsi con la tenda fin quasi sul ghiacciaio, che dista quasi un'ora dal rifugio, tuttavia la comodità di una doccia calda prima di andare a letto non è cosa da poco!
Se devo essere sincero, avevo un po' sottovalutato questo itinerario dal punto di vista della lunghezza, visto che sono pur sempre 1000 m di sviluppo che si traducono in poco meno di una ventina di tiri ad esaurimento corda, se affrontato tutto legati come abbiamo fatto noi...col senno del poi siamo stati anche veloci!
Peccato per la nuvola giusto in cima con conseguente panorama nullo, ma non si può tutto.
Discesa poi infinita con bella ravanata su neve marcia e qualche ponte di neve preoccupante.
Ovviamente arrivati troppo tardi per l'ultima funivia e quindi giù a piedi fino alla macchina...i piedi hanno ringraziato!
Mega avventura con Maria, che anche quando sembra distrutta riesce a tirare fuori una riserva di energia nascosta!