Sulla scia della cordata degli amici friulani e poi dei bellunesi, toccava anche alla compagine della bassa pianura cimentarsi con gli strapiombi gialli dello Spiz di Mezzo. La via si sviluppa sulla parete Ovest e attacca poco oltre il bivacco Carnielli. I primi tiri sono facili e corrono veloci ma il chiave è da bastonate sui denti, su fessura gialla abbastanza fisica ma anche tecnica con i piedi in spaccata all’esterno, uno di quei tiri dove lotti per la sopravvivenza, anche perchè i chiodi sono pochetti e non infondono troppa fiducia. A fatica mi riesce la libera e salgo fino in alto sotto al tetto. Poi un tiro corto in traverso a destra porta sotto ad un camino impegnativo all’inizio. Più in alto invece è quasi commovente il penultimo tiro su placca nera: l’ambiente degli Spiz è superlativo! E come ha detto Andrea: “Un piccolo, grande sogno che è stato realizzato”. E non posso che concordare!