Ancora a inizio Estate si parlava di una via da mettere in cantiere per la stagione. Laza mi propone la Stosser in Rozes e accetto ben volentieri perchè pur non essendo difficile su carta, so che ha un certo ingaggio per via della roccia non sempre buona e della chiodatura un po’ rarefatta. Finalmente arriva il momento e a noi si uniscono anche Nicola e Cippo che faranno cordata autonoma. Saliamo veloci la prima parte della Dimai e dopo una pausa attacchiamo la Stosser avvolti da una fitta nebbia che rende l’ambiente tetro e repulsivo. Forse anche per questo percepisco la fessura di V+ del primo tiro parecchio dura. Due tiri facili ci portano sotto al chiave sui gialli: tocca a Laza che se lo mangia, i traversi sono la sua specialità… io da secondo non sarò proprio tranquillo! Ci sono 3 chiodi di cui uno buono, poi bisogna andare un po’ lunghi fino in sosta. Il tiro successivo in diagonale a sinistra è bello stonfo e la sosta è proprio sotto una cascatella, yeah! Laza mi raggiunge e riparte ridendo: punti di vista. Si spippa un bel tiro che su carta è V+ ma siamo al confine col VI, non a caso Walter Stosser è considerato uno dei pionieri del VI grado e la sua via sulla Tofana un tempo era ben più ambita di ora perchè rappresentava un banco di prova per successive salite, anche la Solleder in Civetta. Decido di accorpare i due tiri successivi, ritrovandomi con degli attriti micidiali su un passo che di V ha ben poco, la roccia è quel che è e l’ultima protezione è 15-20 m sotto: l’unica è stringere il culo e andare. Un totem nero psicologico aiuta. Consiglio di fermarsi alla sosta intermedia, ne vale la pena. Laza continua su […]