7 Settembre 2019

Carlesso-Menti – Torre di Valgrande

Siamo io e Cagia e l’idea è andare sulla Nord-Ovest. Il giorno precedente ci siamo divertiti sulla Navasa e adesso vogliamo fare il bis. Ma abbiamo fatto i conti senza l’oste: in Civetta non si scherza! La Aste, che abbiamo puntato, è nella nebbia ed essendo la mia prima volta al cospetto della Parete, non mi oriento benissimo, inoltre siamo partiti un po’ troppo tardi: morale della favola, “ripieghiamo” sulla Carlesso, dove l’orientamento sicuramente non costituisce un problema… è una linea prefetta fino in cima! Saliamo slegati lo zoccolo, arrivando fino al diedro giallo. Sull’ultimo passo (IV+?) mi buttano una corda dall’alto perchè in scarpe da avvicinamento ho qualche remora… poi tiriamo fuori le corde. La roccia pur essendo ripulita è ancora bella marciotta e richiede attenzione ma la via è ben chiodata. Parto con tante belle intenzioni sul tetto del secondo tiro (7a?) ma non c’è verso e passo in A0 brutale uscendo col fiatone! Il buon Carlesso ne aveva… Poi seguono due tiri spettacolari e sostenuti sul giallo, finchè nel giro di un metro la Dolomia vira al nero…che più nero non si può! Stefano si gasa e passa disinvolto, io raglio un po’ ma ne esco bene: la roccia qui è fotonica e si presta molto all’arrampicata! Poi mediamente la via sgrada anche se qualche passaggio obbliga ancora a prestare attenzione. Dopo una cengia di sabbia rossa, in alto un camino porta all’uscita. Stiamo filando le corde: “Cagia, bel petardino, ah?” “Sì bella via” “Come al solito ti sei fatto tu il tiro più bello, bastardo” E qui non ricordo precisamente la risposta, ma Cagia, col suo tono irrimediabilmente a metà fra il serio e l’ironico, mi fa notare che la scelta dei tiri era dipesa da me e che se non sono capace a leggere una […]