Ci sono certi giorni che paiono sospesi nel tempo, a metà tra il reale e l’immaginato. Forse perchè sono accaduti quasi per caso, in luoghi diversi dai soliti, assumendo condizioni particolari. Ci sono questi giorni dove non vorresti trovarti in nessun luogo tranne che lì, immerso nel riverbero senza fine di una parete di calcare, a cercare qualcosa, forse solo la gioia del sapere cosa c’è “al di là”… Penso che per la maggior parte sia una questione di luce. E’ tramite la luce che la realtà si manifesta…ne basta poca per scorgere le forme, ne serve di più per apprezzare i colori. Ogni stagione ha la sua luce e la mia preferita è quella autunnale anche se in realtà dipende, come tutto del resto. Diciamo che per salire certe montagne, in un certo modo, il momento migliore secondo me è l’autunno quando il Sole scalda ma non troppo, il vento spesso è pungente, l’aria frizzante e la luce inizia a dare più spazio alle tenebre. E che non mi vengano a dire che noi presunti alpinisti non siamo schizzinosi.