Francesco è lanciato ormai col ghiaccio e mi propone di andare a ripetere questa via che hanno appena aperto sul versante Nord della Cresta Zsigmondy, nel gruppo delle Dolomiti di Sesto (per me di Auronzo). Detto fatto tempo qualche giorno per coordinarsi e partiamo. La notte in macchina passa alla grande per il sottoscritto, un pò meno per Francesco che lamenta di aver patito il freddo… effettivamente alle 6 di mattina il termometro segna -10 gradi, la Val Fiscalina conferma la sua fama di “ghiacciaia”. Per l’avvicinamento usiamo gli sci, scelta che si rivelerà azzeccata anche se la neve è come marmo, soprattutto nel fondovalle. La via è stupenda, un piccolo capolavoro! Il tiro di M5 è delicato ma molto bello, tutto ad agganci e presenta 4 chiodi in 20m anche se conviene integrare con qualche friend. Anche il tiro di 4+ è stupendo: un bel murone ghiacciato con molti agganci e chiaramente il ghiaccio non è quello che si trova in cascata! Anche i tiri più facili regalano sempre emozioni con qualche tratto da non sottovalutare. La pendenza di 40-45 gradi, nei tratti di canale appoggiato, evidenziata dagli apritori (che fa pensare al Vajo dell’Acqua) in realtà è sottostimata, dei punti infatti arrivano a 55° e forse qualcosa di più. Due cordate che ci precedono fin dall’attacco ci fanno penare e riusciamo a superarli solamente dopo il muro di 4+. Mettiamo il turbo ma è troppo tardi per riuscire ad arrivare in cima e non riusciremo neppure a salire l’ultimo tiro, unico neo della giornata. Sotto all’ultimo muro di ghiaccio un rapido consulto ci suggerisce di scendere se vogliamo fare almeno le doppie con la luce. Ci caliamo nel tardo pomeriggio e raggiungiamo la base che il Sole è già tramontato. Cambio di assetto veloce e poi con qualche […]